Erano le 13:45 del 6 agosto del 2018 quando a Bologna un'autocisterna carica di gas Gpl tamponò sul Raccordo di Casalecchio (BO) dell'A14, un tir carico di solventi altamente infiammabili che restò schiacciato, prendendo fuoco , fra l'autocisterna e un altro mezzo carico di automobili.
Dopo pochi istanti si scatenò un incendio di vaste proporzioni che, otto minuti più tardi, generò una violentissima esplosione .
La pericolosità dell'evento, oltre all'incidente in sé, si amplificò a livelli esponenziali perché non coinvolse solo l'autostrada: quel tratto di A14 infatti, oltre a trovarsi nei pressi di un centro abitato (il quartiere Borgo Panigale di Bologna), passa in mezzo alle corsie della tangenziale bolognese.
L'infuocata onda d'urto
mandò in frantumi i vetri di case e negozi e danneggiò seriamente le attività commerciali circostanti, investendo alle spalle decine di persone che si stavano dando alla fuga e colpendo con particolare violenza due vicine concessionarie di auto.
L'unico a perdere la vita
nell'immediato, in un inferno di fuoco e fiamme, è stato l'autista della cisterna che ha provocato l'incidente: Andrea Anzolin, autotrasportatore 42enne originario di Agugliaro, nel Vicentino.
A otto giorni dalla catastrofe,poi, ha perso un pensionato 81enne morto per arresto cardiaco dopo essere stato sbalzato a terra, lunedì, dall'onda d'urto della deflagrazione.
A questi vanno aggiunti i 145 feriti
di varia natura, in particolare ustioni, tra membri delle forze dell'ordine e passanti, 4 dei quali considerati gravi e trasportati ai centri ustionati di Parma e Cesena.
Fonte: ilrestodelcarlino.it
La vicenda, oltre ad aver segnato tutte le persone coinvolte ed i cittadini di Bologna, ha paralizzato il traffico dell'autostrada per giorni e per mesi quello della città.
In tutto questo non va dimenticata la celerità delle istituzione ed associazioni che hanno fatto in modo di ripristinare il tratto dell'autostrada e della tangenziale in tempi record
, ma soprattutto la perfetta organizzazione, tenacia e coraggio dimostrati da soccorritori, volontari, medici, 118 e Vigili del Fuoco che hanno realizzato un impresa eroica limitando il più possibile i danni
.
Fu un agosto terribile per la nostra bella Italia, a pochi giorni dall'esplosione in A14, tutti rimasero pietrificati dalle immagini del crollo del Ponte Morandi a Genova.