Il 13 gennaio 1610 Galileo Galilei
(1564 - 1642) scoprì
Ganimede
, il principale satellite di Giove
, il più grande del sistema solare.
Alla scoperta di Ganimede vanno aggiunte quelli di altri satelliti, tutte effettuate da Galileo col suo rudimentale ma perfezionato telescopio. Durante i primi giorni dell'anno 1610 lo scienziato cominciò a puntare il telescopio in direzione di Giove, inizialmente credette di trovarsi di fronte ad un certo numero di stelle; durante le osservazioni dei giorni successivi, Galileo si rese conto dell'enorme scoperta fatta.
"Ma il giorno dieci le stelle mi apparvero in questa posizione rispetto a Giove
cioè ve n’erano due soltanto, ed entrambe orientali: la terza, come supposi, era nascosta sotto Giove. Erano come prima sulla stessa retta con Giove, e poste esattamente secondo la linea dello Zodiaco. Quando vidi questo e compresi che in alcun modo potevano attribuirsi a Giove simili spostamenti, sapendo inoltre che le stelle osservate eran sempre le stesse (nessun’altra
precedente o seguente ve n’era entro grande intervallo sulla linea dello Zodiaco), mutando la
perplessità in meraviglia, compresi che l’apparente mutazione non era di Giove ma delle stelle
da me scoperte; e per questo pensai di dovere da allora in poi osservare a lungo il fenomeno
attentamente e scrupolosamente."
Galileo Galilei - Sidereus Nuncius
Giove conta un gran numero di satelliti, precisamente 79, ma i maggiori (Io, Europa, Ganimede e Callisto) sono conosciuti come satelliti medicei
o satelliti galileiani
, in onore del loro scopritore.
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